Giuria 2014

  • Alessandro Bartolomeoli
  • Caterina Gozzi
  • Antonia Gozzi

Alessandro Bartolomeoli, scrittore. La sua passione per l'arte e la letteratura l'ha condotto ad approfondire la ricerca sull'arte contemporanea e soprattutto sugli artisti del '900 francese in Francia, in collaborazione con il nipote di Jean Cocteau, Alain Feral, lavorando con lui per diversi mesi su documenti riguardanti Salvador Dalì e gli affreschi della chiesa di Rennes le Chateau. Attualmente collabora con il prof Andrea Vitali tra i massimo esperti di simbologia. Dopo aver lavorato come ghost writer ha pubblicato il suo primo romanzo dal titolo  "Cui Prodest". Nel 2010 pubblica per Bastogi il libro “Nell'ombra della Notte".     

Caterina Gozzi ha diretto: Bisogna che una porta sia aperta o chiusa di Musset (1994), L’Hotel C. di Sophie Calle (Centro Drammatico Nazionale di Orléans – Teatro Gérard Philipe St. Denis 1999), Il aurait suffit que tu sois mon frère di Pauline Sales (diretto con Marc Berman, 2003), Les Crabes ou les hôtes et les hôtes di Roland Dubillard (Teatro del Rond-Point 2006), Un Petit rien-du-tout tout neuf plié dans une feuille de persil di M. Roche / D. Levaillant (Teatro del Rond-Point 2006), Teatri di Olivier Py (Lecce, Teatro Eliseo Roma, Festival Face à Face 2006/2007), Omeriade di Dimitris Dimitriadis (Teatro Nazionale di Orléans 2008), La vertigine degli animali prima del macello di Dimitris Dimitriadis (Teatro dell’Odeon – Teatro d’Europa 2010) e Lycaon di Dimitris Dimitriadis (France Culture 2004). Caterina Gozzi ha tradotto, in italiano, autori di teatro francese contemporaneo: Sallinger di Bernard-Marie Koltès, Teatri e L'architetto e la foresta: pastorale nera di Olivier Py, Incendi e Assetati di Wajdi Mouawad, Il miglioramento l’Europea di David Lescot, Tremo 1 & 2La mia stanza freddaCenerentolaLa riunificazione delle due CoreeLa grande e favolosa storia del commercio di Joël Pommerat, Di fronte alla madre di Jean-René Lemoine, Coma di Pierre Gouyotat. La Gozzi ha inoltre co-tradotto Omeriade di Dimitris Dimitriadis e Il Dio Kurt di Alberto Moravia.

Antonia Gozzi, musicista. Ha seguito gli studi di pianoforte al Conservatorio di Bologna sotto la guida del pianista, compositore e artista visivo Daniele Lombardi.
Attiva soprattutto come compositrice, con un interesse sempre rivolto alla ricerca, ha avvicinato diversi ambiti e situazioni musicali: dalla contemporanea all’elettronica, dall’improvvisazione, alla musica pop e popolare.
L’interesse per l’interazione tra diversi linguaggi artistici l’ha portata a frequenti collaborazioni con il teatro e con la danza con particolare attenzione alla drammaturgia contemporanea e al rapporto parola suono creando musiche di scena e musiche dal vivo per la scena nella ricerca di una vera interazione tra le due arti. Negli ultimi tempi ha collaborato sopratutto con artisti visivi (fotografi, videoartisti, pittori).

 

Giuria 2013

  • Fabrizio Catalano
  • Maria Pina Ciancio
  • Caterina Gozzi
  • Danilo Selgaggi

Fabrizio Catalano è scrittore, sceneggiatore e regista cinematografico e teatrale. E’ stato dal 2008 al 2011 direttore artistico del teatro "Regina Margherita" di Racalmuto, il paese natale di Leonardo Sciascia di cui è nipote. In campo teatrale ha realizzato dal 2004 e dal 2010 due versioni de Il giorno della civetta (con oltre duecento cinquanta repliche) e nel 2008-2009 Todo modo (sessanta repliche), tratti dagli omonimi romanzi di Leonardo Sciascia. Ha anche curato la regia di Amore intorno al vuoto, un thriller inedito di cui è autore. Accanto all’attività teatrale, Fabrizio ha una decennale esperienza come aiuto regista, curando le regie cinematografiche di cortometraggi, reportage ed antologie.

Maria Pina Ciancio è poetessa e scrittrice lucana. Ha pubblicato varie raccolte di poesie, saggi e romanzi, tra cui La danza nel silenzio (Ed. Ermes 1996);  Legionari di frontiera (Premio Histonium 2002); La mongolfiera azzurra (I fiori di Campo 2002), Itinerari (Centro Arti e Ricerche Meridionali 2002); Donne e Duetto due libretti d’artista con Cosimo Budetta (Ed. Ogopogo 2002); La Madonna del Pollino. Festa e devozione popolare (Il Coscile 2004); Il gatto e la falena, (I° Premio “Parola di donna” 2007); La ragazza con la valigia (Ed. LietoColle 2008, premio “Prata Poesia 2008″). I suoi scritti e interventi critici sono pubblicati su riviste e quotidiani. Maria Pina è inoltre presidente dell’Associazione Culturale LucaniArt e coordina un blog su romanzo e poesia in Basilicata.

Caterina Gozzi è direttrice artistica della Compagnia « des Orties » a Parigi. Ha iniziato la sua carriera artistica come attrice, recitando in numerose commedie di Carlo Goldoni  e Luigi Gozzi. Nel 1989 ha firmato la sua prima regia con Tu non hai il senso del tempo di Lea Oppenheim. Stabilitasi in Francia nel 1994, è stata assistente di vari registi, prima di firmare le sue proprie regie, tra cui Il faut qu’une porte soit ouverte ou fermée di Musset, Homériade di Dimitris Dimitriadis (Scène Nationale d’Orléans). Dal 2001, fa parte del comitato di lettura del Centro Drammatico Nazionale di Orléans e dirige diversi spettacoli nell’ambito del festival « Pur Présent » di Orléans. Caterina è anche traduttrice ed ha permesso la scoperta di numerosi scrittori francesi in Italia.

Danilo Selvaggi è autore di testi di musica e teatro, in particolare per il gruppo Acustimantico. Ha scritto i testi integrativi della versione italiana del film Il popolo migratore di Jacques Perrin. Da anni collabora con quotidiani e riviste nazionali su tematiche sociali e culturali. Danilo è per altro direttore della LIPU-BirdLife Italia, associazione ambientalista per la difesa degli uccelli. Già  consigliere del Ministro dell’Ambiente del Governo Prodi 2006, è stato membro della Commissione per la Valutazione degli Investimenti dello stesso Ministero. Ha fondato il Centro di Cultura Ecologica di Roma, di cui è stato direttore fino al 2006.

 

Giuria 2012

Luciana Castellina è stata deputata nazionale del Parlamento italiano per tre legislature e deputata europea, eletta alle elezioni europee del 1979, riconfermata nel 1984, nel 1989 e nel 1994, è stata presidente della Commissione per la cultura e della Commissione per le relazioni economiche esterne. In precedenza era stata redattrice della rivista della FGCI Nuova Generazione e poi del quotidiano Il Manifesto.

Il suo libro Cinquant'anni d'Europa - una lettura antiretorica (Utet, 2007), è uscito in occasione del cinquantenario della nascita dell'Unione Europea. Per ETS nel 2008 ha pubblicato Eurollywood. Il difficile ingresso della cultura nella costruzione dell'Europa.

Nel 2011 ha pubblicato La scoperta del mondo, ovvero il suo diario dai quattordici ai diciotto anni. Che racconta la sua adolescenza e la sua iniziazione politica.

Attualmente è membro del Consiglio Nazionale dell'Arci e Presidente Onorario del sito sul cinema europeo Cineuropa.org.

 

Nicole Laurent-Catrice è nata nel nord della Francia. Trascorsa l'infanzia ad Anjou e poi a Parigi, attualmente vive in Bretagna. Ha consacrato la sua vita alla poesia: incontri di poesia internazionale in Bretagna, festival di Rennes Les Tombées, trasmissioni radio, workshop di scrittura per scolari e adulti.

Ha pubblicato una decina di traduzioni di poeti, dallo spagnolo e, in collaborazione, dall'inglese, dal bulgaro, dal rumeno, dall'ungaro e dal lituano.

Oltre alle sue traduzioni, Nicole ha pubblicato una dozzina di raccolte di poesie e tra cui per l'editrice L' Arbre à Paroles (Amay, Belgio), Métacuisine (1999), Corp Perdu (giugno 2001), Table et Retable (2003), La part du feu (dicembre 2006). Per l'editrice La part commune (Rennes), Cairn pour ma mère (ottobre 2008), Due antologie personali bilingue francese/spagnolo per le edizioni Clapàs (Millau, 2002 e 2012).

Ha scritto anche due romanzi: Le gants de velours (Le Petit Pavé), giugno 2010 e Le destin d'Ernestina de La Cueva (La Part Commune, Rennes, 2011).

Nicole Laurent-Catrice ha creato degli spettacoli di poesia insieme a Gina Labriola a Rennes e Parigi.

 

Samer Mohdad è un fotografo e un visual artist. Ha iniziato a lavorare per l'Agence Vu a Parigi nel 1988. Nel 1991, ha prodotto un saggio fotografico sul Libano dopo la guerra civile. Nel progetto successivo, War Children, Libano 1985-1992, ha esaminato l'infanzia durante la guerra civile libanese.

In seguito si è dedicato alla questione palestinese in Return to Gaza, un doppio ritratto di 415 palestinesi deportati nel Sud del Libano nel 1993 e il loro ritorno alla Striscia di Gaza nel 1994. Nel 1997 ha co-fondato l'Arab Image Foundation.

Nel 1998 ha vinto il premio Mother Jones a San Francisco per il suo libro Mes Arabies, primo della trilogia The Arabs. Dal 2001 al 2003, ha fondato e diretto il Centro per le Immagini alla biblioteca pubblica  King Abdullaziz a Riyadh, in Arabia Saudita. La fotografia era ancora proibita dalla fatwa quando ha creato queste immagini per la seconda parte della trilogia The Arabs.

Nel 2005 ha elaborato ill progetto Mes Ententes sul ritorno delle famiglie sfollate al Monte Libano.

Nel 2007, ha creato Menassat, un sito incentrato sull'informazione, i costumi e gli avvenimenti nei media della Regione MENA.

Al momento è esperto di comunicazione per il programma finanziato dall'Unione Europea Euromed Audiovisual.

 

Samuela Pagani si è laureata in lettere all’Università degli studi di Roma “La Sapienza” nel 1994. Nel 1991-92 e nel 1997 ha soggiornato a Damasco, dove ha seguito i corsi di lingua araba dell'"Istituto siriano per l'insegnamento dell'arabo agli stranieri" e lo stage annuale di specializzazione in lingua araba in vista della ricerca dell'"Institut Français d'Études Arabes de Damas" (IFEAD). Nel 1995 ha conseguito il "Diplôme d'Études Approfondies" (D.E.A.) in "Anthropologie et Histoire des Religions" presso l"École Pratique des Hautes Études" di Parigi.

Nel 2000 ha conseguito il titolo di dottore di Ricerca in “Studi sul Vicino Oriente e Maghreb” presso l’Istituto Universitario Orientale di Napoli. Presso lo stesso Istituto. Ha insegnato Lingua e Letteratura Araba presso l'Università degli Studi di Trieste (2000-2003) e l'Università degli Studi di Roma ''La Sapienza'' (2000-2001), e Storia e Istituzioni dei Paesi Islamici presso l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”, Facoltà di Scienze Politiche (2003-2004).

Svolge attività di ricerca nell’ambito della narrativa araba contemporanea e del pensiero religioso musulmano, con particolare riguardo al periodo ottomano.

 

Kamran Shirdel, è nato a Teheran nel 1939 ed è un rinomato documentarista iraniano.

Ha studiato architettura e urbanistica all'Università di Roma e regia al Centro sperimentle di Cinematografia, laurendosi nel 1964. Ha lavorato come assistente regista con John Huston per The Bible prima di fare il suo film di Diploma, Gli Specchi (The Mirrors), a Roma. In seguito è ritornato in Iran e ha iniziato la sua carriera nel 1965.

Ha diretto sei documentari socio-politici, sei film che coraggiosamente e sinceramente hanno rivelato il lato oscuro dell boom economico iraniano, analizzando le conseguenze di una società a livello sull'oro liquido.  A causa della severa censura, quasi tutti i suoi film sono stati proibiti e confiscati e alla fine è stato espulso dal Ministro e messo sulla lista nera.

Kamran Shirdel è considerato il padre del nuovo cinema documentario iraniano.

Shirdel è il fondatore e direttore del Kish International Documentary Film Festival che è tenuto con cadenza annuale a gennaio nell'isola di Kish nel Golfo della Persia. E' inoltre il managing director della Filmografic Co.

Come Partecipare

Il Premio "Gina Labriola, storie di briganti, streghe, folletti e altri marginali" è aperto a tutti. Chiunque può partecipare, giovani e adulti!
Per farlo è necessario compilare la scheda d'iscrizione e inviare le proprie opere. Premi da 500€ a 1.000€;

LA DATA LIMITE PER LA PRESENTAZIONE DELLE OPERE E' IL 7 NOVEMBRE 2014.

Partecipa

 

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